Funtana manna

Sa Funtana Manna di Uri fu fatta costruire nel centro abitato del paese nel 1777, dalla contessa di Ittiri e baronessa di Uri, donna Stefania Manca Amat. E’ l’Archivio di Stato di Sassari a conservare alcuni documenti riguardanti il progetto originale, affidato al mastro sassarese Gavino Pirino. Sa Funtana Manna divenne fin da subito un luogo d’incontro, in quanto era utilizzata anche come abbeveratoio per animali e lavatoio. Il disegno architettonico attuale è composto da una parte superiore che presenta una cornice modanata, sorretta da due lesene con capitello a tre fasce; una parte centrale, priva di decorazioni, che mette in evidenza i conci utilizzati nella prima fase di realizzazione e una parte inferiore, con tre bocchettoni di scolo, di forma antropomorfa, studiati per agevolare il riempimento delle brocche. A destra della fontana si trova un’altra struttura, con funzione di abbeveratoio. La fontana è frutto di un restauro eseguito dalla metà degli anni novanta e concluso nel 1997, che ha cercato di ripristinare l’aspetto antecedente agli interventi degli anni cinquanta. La ricostruzione, da un lato ha ripristinato il valore estetico della struttura, mentre dall’altro non è stata in grado di restituire il ruolo e il senso originario di quello spazio. Dal 2018 il monumento è inserito all’interno dell’itinerario turistico “Funtaneris. Sulle strade dell’acqua”, ideato dall’Associazione Storia della Città di Cagliari, finalizzato alla definizione e alla diffusione del patrimonio architettonico regionale dell’acqua.