Codrongianos
Chiesa della Conversione di San Paolo
La chiesa di San Paolo si trova nella parte bassa del centro storico di Codrongianos. Viene citata tra i possedimenti camaldonesi nel 1225 e la prima descrizione della chiesa risale alla visita dell’arcivescovo Salvatore Alepus nel 1553. L’edificio si presenta a croce commissa, con la cappella absidale e il transetto voltati a crociera e la navata unica, coperta da un tetto ligneo a capriate. Il campanile rifatto nelle attuali forme classicistiche nel 1767, ha pianta ottagonale e svetta sul centro abitato. La chiesa presenta degli arredi tardorinascimentali di notevole interesse come l’acquasantiera in marmo nell’ingresso, le due grandi pale d’altare che raffigurano la Conversione di San Paolo e il Patrocinio della Beata Vergine attribuite a Baccio Gorini, il quadro di Santa Lucia anch’esso riconducibile al Gorini e la statua lignea policromata di San Sebastiano. Viene ristrutturata da maestranze locali, come dimostra la registrazione di un pagamento effettuato dall’amministratore Paolo Cubeddu ai muratori sassaresi Juan Pirinu e Salvador Sequi, nel 1722 come caparra per fare le volte della chiesa. I lavori terminarono nel 1729. A seguito di queste ristrutturazioni la chiesa di San Paolo risulta a navata unica voltata a botte lunettata con sottarchi, con cappella absidale e cappelle laterali voltate a botte, più profonde le due contigue all’abside e con gli archi di accesso più alti. Da ammirare nella parrocchiale è l’equilibrio delle decorazioni con un preciso senso della simmetria, la complessa cornice continua sulla quale si imposta la volta, si interrompe ai due lati della parete della cappella absidale, formando un motivo decorativo che richiama le grandi mensole dell’arco trionfale decorato a intervalli regolari da tre teste di serafini. La chiesa fu oggetto di abbellimenti anche nel XIX secolo infatti fu dotata di un coro ligneo in noce intagliato in 18 stalli in una targa del quale figura la data del 1811. Nel 1894 è lo scultore Sartorio ad essere incaricato per effettuare degli interventi di abbellimento come ad esempio ricostruire in marmo l’altare maggiore con l’integrazione di stucchi e porte laterali in marmo con sopra le cornici per i quadri dei Sacri Cuori di Gesù e Maria e della nuova balaustra. E’ stato altresì ricostruito il pulpito marmoreo del fonte battesimale e rifatta la pavimentazione della chiesa in marmo bianco e bardiglio, interventi che si conclusero nell’ultimo quadrimestre del 1897. Nella chiesa di San Paolo si potevano ammirare anche le tele donate dal canonico Sanna Obino che oggi si trovano presso il Centro di Documentazione di Codrongianos.
Fonte: La chiesa della Conversione di San Paolo a Codrongianos storia di una fabbrica moderna e dei suoi arredi. Maria Porcu Gaias estratto da biblioteca francescana sarda anno IX 2000 Oristano