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Tomba ipogeica Campu Lontanu

La Tomba ipogeica a prospetto architettonico di Campu Luntanu I viene segnalata alla Soprintendenza Archeologica di Sassari e Nuoro dall’Ispettore Onorario di Banari Domenico Arru. Gli scavi furono eseguiti nel 1975 da E. Contu. La tomba è ricavata in un masso erratico di calcare, lavorato anche all’esterno e di forma trapezoidale. Il blocco è isolato in un terreno in leggero pendìo, ai piedi dell’altipiano di Coros. Il profilo esterno della tomba segue il disegno semiellittico della stele e presenta una sensibile inclinazione dalla fonte-stele verso il retroprospetto. Nell’angolo di sud est si apre un ampio varco dovuto al degrado naturale della roccia o a manomissioni recenti. Lo spartito della stele è realizzato con una cornice a rilievo piatto che si compone di un riquadro inferiore e di una lunetta superiore. Al centro del riquadro inferiore si apre il portello principale d’ingresso di forma rettangolare che immette in un breve andito lungo circa 1,50 metri ad andamento leggermente discendente la cui altezza si riduce della metà a causa di un gradino risparmiato nella roccia, che consente di superare il dislivello con il piano tombale interno. La fronte del retroprospetto è inornata e priva del motivo a stele centinata, ma comunque lavorata e sagomata in alto a profilo arcuato. Presenta un proprio portello alla base in posizione centrale, di dimensioni più modeste rispetto a quello della fronte-stele. Un elemento di forte interesse è dato dalla presenza di tre fori scavati sulla sommità dell’estradosso della stele. La cella interna ha pianta trapezoidale irregolare, pavimento e soffitto sono inclinati dal lato nord ovest verso quello sud est. L’ingresso principale è del tutto fuori asse rispetto alla camera, completamente spostato verso la parete laterale est, mentre l’ingresso secondario risulta molto più centrato. A lato dell’ingresso di nord ovest la parete è lavorata a profilo curvo sia in pianta che negli alzati, alla sua base è stata ricavata una sorta di fossetta oblunga e profonda, probabilmente un riutilizzo di epoca posteriore. A circa un chilometro di distanza dalla Tomba I si incontra la Tomba II di Campu Luntanu, scavata in una bassa parete rocciosa. La tomba venne segnalata da Contu in occasione degli scavi nella Tomba I negli anni ’70. Si caratterizzava per la presenza della tipica stele centinata nonché del tumulo intagliato in rilievo sul pianoro sovrastante, non è invece sicura la presenza dell’esedra. La tomba si apre a pochi metri dai resti di una piccola domus de janas monocellulare (Tomba III). La stele è priva della parte superiore con la cornice a lunetta che giace riversa a pochi metri dall’ingresso. Alla base della stele si apriva il portello di ingresso e al di sopra del portello, sull’esterno è presente una marcata incisione a lunetta. All’interno il vano tombale è costituito da un unico ambiente di forma subellittica. E’ provvisto di un’unica nicchietta sopraelevata nella parete di fondo, di pianta e sezione semicircolari, forse da attribuire a un successivo riuso in età tardo-antica o alto medievale. Riuso che è testimoniato dalla presenza nella parete di destra di una semplice croce incisa dentro una sorta di cartiglio realizzato ribassando la parete di roccia a 0,65 metri da terra. Un altra semplice croce si trova incisa nello stesso lato a vicino alla precedente. A pochi metri di distanza dalla tomba sulla sinistra e nella stessa fronte di roccia, sembra di poter scorgere i segni di una leggera incisione a lunetta, forse quanto resta di una tomba della quale venne appena abbozzato lo scavo per poi essere abbandonato definitivamente a causa dell’estrema degradabilità della roccia in quel punto.

Fonte: La Tomba di Campu Luntanu nel territorio di Florinas Paolo Melis Sardegna Archeologica