Muros

Un po’ di storia

Muros (Muros in sardo) è un comune italiano di 821 abitanti della provincia di Sassari. Originale e virtuoso, è immerso in un contesto naturalistico suggestivo. Pareti rocciose verticali, rigogliose su un versante, aride sull’altro, si affacciano su pianure solcate da fiumi, in un’area dalla multiforme varietà geologica e vegetale. Muros si trova ai margini del territorio del Coros (nord del Logudoro), disteso ai piedi del monte Canechervu. Dai prati alle foreste di roverelle a Rocca Ruja e di querce nel monte Tudurighe, tra cui il bosco di sa Crabola. Un’estesa lecceta è Badde Olia, Pioppi, frassini e salici verdeggiano sulle sponde del rio Mascari. In primavera le ginestre accendono i pendii del Frundas. E’ un tripudio di colori, profumi, sentieri e poaesia. Il paese risale al Medioevo, quando esistevano tre villaggi: Muros, Irbosa, forse già insediamento romano, e la villa intorno alla scomparsa chiesa di san Giorgio. Al centro dell’abitato spicca la parrocchiale dei santi Gavino, Proto e Gianuario, che custodisce una pala d’altare dei tre martiri turritani. Caratterizzano il paese anche l’ottocentesca fonte pubblica ed edifici di età aragonese, feudale, fine XIX e inizio XX secolo. Muros è centro di tradizioni testimoniate da abiti, pani e dolci delle feste.