Sa Funtana Noa

Il paese di Ossi iniziò a prendere forma come insediamento umano già nel Medioevo e all’epoca gli abitanti potevano contare su alcune fontane situate all’interno del paese o nelle immediate vicinanze. Gli abitanti del paese si recavano nelle fontane principalmente per la provvista dell’acqua per casa, per abbeverare il bestiame, per lavare i panni. Tutte abitudini che vanno via via scomparendo con la costruzione degli acquedotti. Si è sempre però cercato di non lasciar cadere nell’abbandono queste fonti di rifornimento, proprio per la loro importanza storica. Sa Funtana Noa a Ossi si trova all’inizio del paese ed è stata realizzata nei primi anni del Novecento. La struttura è a pianta ottagonale, costruita in pietra viva e ricoperta da una cupoletta, getta ancora acqua da quattro rubinetti. Presenta un piccolo ruscello, l’abbeveratoio e a pochi passi la fonte. Nei primi anni del 2000 al posto del lavatoio è stato costruito un edificio che si articola su due livelli: al piano terra ha sede la Pro Loco di Ossi e la Vicepresidenza regionale dell’Unpli, che hanno in gestione sia l’Ufficio turistico del Comune, inserito anche nel programma Interregionale IIIA, sia la struttura nel suo complesso, in particolare la sala mostre “Sa Funtana Noa” che nelle intenzioni dell’amministrazione dovrebbe ospitare mostre nell’arco dell’anno. Mentre la fontana sorge a sinistra della strada, a destra si apre un giardino pubblico, con giochi per bambini e al centro un monumento ai caduti. Si è quindi concretizzata l’idea di creare in questo punto un ampio parco, che possa offrire marciapiedi e aree verdi e allo stesso tempo salvaguardi la fonte e alcune altre che si trovano a breve distanza.

L’amministrazione comunale nel 2011 avviò un progetto di riqualificazione che riguardava la fonte, l’area circostante e tutto il rettilineo sino all’altra fontana che si trova all’incrocio con la vecchia circonvallazione. Il progetto prevedeva la sistemazione dell’area di Sa Funtana Noa, con l’intento di riportarla allo stato originario attraverso interventi sull’illuminazione, sul muro di cinta che ne delimita l’area e sulla cupola che la sovrasta. Erano altresì previsti interventi sul marciapiede alberato che sarebbe stato prolungato fino all’altezza dell’incrocio con la circonvallazione; illuminato con lampioni d’epoca a basso consumo e la realizzazione di un giardinetto ex novo in un intervento successivo.